venerdì 24 novembre 2017

Il caso della tartaruga Freddy

Freddy dopo l'operazione
Freddy è una tartaruga, sopravvissuta ad un incendio boschivo ad inizio 2016, che aveva riportato gravi danni: in particolare, aveva perso più dell'85% del suo guscio in seguito alle ustioni.
Quando è stata ritrovata, un team composto da quattro veterinari, un chirurgo dentale ed un designer hanno lavorato all'unisono per crearle un guscio su misura, stampato in 3D. Si tratta del primo guscio di tartaruga fatto completamente mediante la stampa 3D ed applicato sull'animale.
Successivamente il guscio è stato dipinto da un artista, in modo da far tornare la tartaruga alla sua vita normale, libera nella foresta.

Freddy con il suo nuovo guscio

mercoledì 22 novembre 2017

La fisicità del guscio artificiale: materiali, forme, funzioni

Nel caso di gusci artificiali per paguri, come già spiegato, la funzione primaria e obiettivo ultimo è sostituire i gusci naturali, a rischio scioglimento. Perciò, sarebbe impensabile utilizzare lo stesso materiale nella controparte artificiale, essendo alla base del problema.
Anche la forma è un problema rilevante: ogni specie di paguro predilisce una forma specifica per il guscio, essendo questo un fattore fondamentale alla crescita ed alla sopravvivenza del crostaceo.

Almeno per la fase iniziale di ricerca e sviluppo in cui si trova al momento il progetto del guscio artificiale, la stampa 3D viene incontro ad entrambi questi problemi; infatti, per la modellazione a deposizione fusa, la tecnica più diffusa, economica e semplice di stampa 3D, si utilizzano materiali plastici, di solito plastica ABS: leggera, relativamente forte e soprattutto resistente ad ambienti acidi, a differenza dei gusci naturali.
Inoltre, grazie alla stampa 3D, è possibile un alto grado di precisione e di versatilità di forme per i gusci, in quanto è possibile produrre qualsiasi forma sia necessaria.


Gusci di varie forme e dimensioni stampati in 3D.

domenica 19 novembre 2017

Gli elementi del guscio artificiale

  • Progetto: è fondamentale avere un progetto ben chiaro a monte, che si adatti alle varie situazioni.
  • Stampante 3D: necessaria per concretizzare il progetto

  • Utente finale: il paguro o la tartaruga che utilizzerà il guscio
 

Project Shellter, gusci artificiali per paguri

Un paguro usato per "testare" i gusci di Shellter
La compagnia americana MakerBot ha lanciato un progetto, Shellter, per la salvaguardia dei paguri.

I paguri, infatti, non producono i loro caratteristici gusci, ma li cercano nel loro habitat. A causa dell'acidificazione degli oceani, conseguenza dell'inquinamento atmosferico, questi elementi essenziali alla sopravvivenza dei crostacei sono a rischio, in quanto in ambiente acido si sciolgono.

Qui entra in gioco il Project Shellter: un progetto aperto a tutti gli scienziati e gli appassionati, con l'obiettivo di sviluppare gusci artificiali per i paguri. Al momento ci sono alcuni prototipi, stampati in 3D in plastica ABS, usati per i paguri domestici, in modo da non impoverire ulteriormente di gusci i mari. L'obiettivo finale è rilasciarli proprio in mare, in modo da salvaguardare tutti i paguri.


Nel video, un paguro in acquario che "adotta" un guscio stampato in 3D.

venerdì 3 novembre 2017

Mappa concettuale



"Guscio": definizione, etimologia, traduzioni

L'enciclopedia Treccani definisce il guscio come l’involucro (per lo più duro), di origine e di struttura diversa, che avvolge e protegge i semi o il frutto di alcune piante, le uova di certi animali e anche alcuni organismi animali”. 
Di particolare interesse per l'artificiale saranno i gusci di origine animale.

L'etimologia della parola è incerta: potrebbe provenire dal greco κύστις (vescica, cisti), oppure dal latino volgare custium, a sua volta derivato da costĕum (nervatura della foglia, foglia esterna e dura di un ortaggio, quindi per associazione buccia, scorza).

Alcune traduzioni varie:
Inglese: shell, hull
Francese: coquille
Spagnolo: cáscara
Tedesco: Schale
Giapponese: シェル