lunedì 15 gennaio 2018

Il guscio artificiale

In questo piccolo blog, sviluppato nell'ambito del corso di storia delle cose del Politecnico di Torino, si è provato a raccogliere gli sviluppi del relativamente giovane guscio artificiale.

In particolar modo, si è esaminato il programma Project Shellter, dell'azienda MakerBot. È un progetto di crowdsourcing, quindi ognuno degli interessati può dare il suo contributo attraverso la piattaforma thingiverse. Si sta provando a creare dei nuovi gusci per i paguri, in quanto quelli naturali sono in pericolo: infatti, a causa dell'inquinamento atmosferico e dell'aumento di CO2 nell'aria, si sta verificando l'acidificazione degli oceani, e i gusci sono estremamente sensibili alla variazione di pH, in quanto il carbonato di calcio di cui sono composti si dissolve in ambiente acido. L'obiettivo ultimo è introdurre in mare dei gusci che i paguri possano utilizzare, al posto di quelli naturali, ma al momento l'uso dei gusci artificiali è limitato agli acquari.


Si è innanzitutto partito dallo studio delle parole, cioè significato, etimologia ed alcune traduzioni della parola guscio. Si è anche arricchito il tutto con un piccolo glossario trilingue del guscio artificiale. Successivamente, si è sviluppata una mappa concettuale, che ricalca a grandi linee gli argomenti principali del blog.

Mappa concettuale
 
  • Bioingegneria: l'uso del guscio artificiale è un miglioramento tecnologico applicato a degli esseri viventi;
  • Cambiamento climatico: è ciò che determina la necessità di un guscio artificiale;
  • Stampa 3D: è il mezzo attraverso il quale si hanno i primi prototipi di gusci artificiali;
  • Salvaguardia ambientale: il fine ultimo dell'applicazione del guscio artificiale;
  • Genetica: è dimostrato che forma e dimensioni del guscio modificano la crescita del paguro.

Si sono poi visti gli elementi principali del guscio artificiale: un progetto in CAD da cui dipenderà la riuscita o meno del guscio, una stampante 3D per rendere materiale il progetto, ed un utilizzatore del guscio.

Passando più nel dettaglio, si è esaminata la fisicità del guscio artificiale: innanzitutto il materiale, che dev'essere biocompatibile, ma deve anche dare la giusta protezione all'animale; al momento, essendo ancora un progetto agli albori, è principalmente la plastica ABS, usata per la stampa 3D.
Poi la forma, un altro fattore fondamentale: il paguro sceglierà il proprio guscio in base alla forma ed alla sua preferenza personale.
Si sono anche viste nello specifico le dimensioni di alcuni dei progetti su thingiverse, unici numeri disponibili in questa fase embrionale di sviluppo.

Uno dei progetti presenti su thingiverse, con le relative dimensioni

Tuttavia, l'uso di gusci artificiali comporta dei rischi: innanzitutto, che i paguri lo rifiutino, per la forma, la dimensione, il materiale, o semplicemente per preferenza personale.
Inoltre, se il materiale definitivo resterà una qualche plastica, i gusci distribuiti in mare potrebbero contribuire al grande problema delle microplastiche: con l'usura, dei microscopici pezzi di plastica potrebbero staccarsi dai gusci, inquinando i mari ed entrando nel ciclo vitale di molti organismi, con tutti i problemi fisiologici che ne conseguono.

Proprio sull'inquinamento dei mari si è concentrato il fumettista Chris Madden in questa vignetta: dei paguri che utilizzano delle lattine come guscio.
Link al suo sito

Inoltre, si è trovata una simpatica canzone dal nome Artificial Shell. 

Tuttavia, il guscio artificiale non è utile solamente per i paguri: sono stati trovati dei brevetti riguardo progettazione e produzione di gusci artificiali per la mitilicoltura, ed addirittura un giocattolo del 1898.

Inoltre, il guscio artificiale può anche essere quello delle tartarughe: è il caso della tartaruga Freddy, che aveva perso maggior parte del suo guscio in un incendio, ma che grazie alla stampa 3D ha riacquisito il carapace ed è potuta tornare alla propria vita.
Oppure,  gusci artificiali sono stati usati per proteggere le tartarughe dai predatori, funzionando da esche devianti.

Il guscio artificiale è una tecnologia di nicchia ed ancora in fase di forte sviluppo, ma che sarà fondamentale per la salvaguardia di molti esseri viventi dai pericoli cui noi umani li abbiamo esposti.

Nessun commento:

Posta un commento